Dottore ma il tampone per il Covid-19 è davvero pericoloso?

21 ottobre 2020
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Da diverse settimane sui social network si sta diffondendo la notizia che il tampone nasale per Covid-19 sia molto pericoloso, doloroso e magari inutile.
Una delle varie teorie, ce ne sono di veramente fantasiose, che sostengono la presunta pericolosità del tampone diagnostico è quella relativa alla barriera ematoencefalica del cervello, portando a infezioni cerebrali.

Cominciamo col dire che per diagnosticare una malattia infettiva, tra cui Covid-19, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda il test molecolare, comunemente chiamato “tampone”. Questo test serve a identificare la presenza o meno del materiale genetico del virus nel nostro corpo. Il test viene fatto sul materiale biologico prelevato con un bastoncino lungo, simile a un cotton fioc, dalle mucose del naso e della gola. Se nel campione prelevato fosse presente il materiale genetico del virus, il test risulterebbe positivo.
Per prelevare questo materiale biologico, il tampone mira alla rinofaringe, la parte superiore della gola posteriore al naso. Per raggiungerla, è necessario far avanzare il tampone nelle fosse nasali perpendicolarmente al volto del paziente per una lunghezza media da 8 a 12 cm fino a quando non si incontra una resistenza, appunto costituita dalla parte posteriore della rinofaringe. La rinofaringe è separata dal cervello dall’osso etmoide, che impedisce qualunque tipo di passaggio confermando l’impossibilità del tampone di penetrare nel cervello.

Per quanto riguarda, invece, il dolore dobbiamo premettere che la percezione del dolore è molto soggettiva e ogni individuo lo percepisce in modo diverso. Nonostante questo è molto difficile che si possa provare proprio “dolore” anche perché l’esame dura solo pochi istanti. È vero, però, che il test provoca un po’ di fastidio.

In molti si chiedono perché, se il virus SARS-CoV-2 si diffonde quando una persona infetta tossisce o starnutisce piccole goccioline nell’aria, non si possa semplicemente soffiare con forza sul tampone. La risposta è molto semplice: respirando o soffiando potrebbe non essere possibile riuscire a catturare le particelle virali o le cellule che trasportano il virus. Al contrario, inserendo un tampone all’interno del naso o della gola si producono risultati più accurati.

Insomma di bufale su questo virus e sulla malattia che causa ce ne sono tante e fantasiose; non stupisce che nell’era dell’informazione, l’ignoranza più che dalla mancanza di informazioni è dato dal loro eccesso. Con le persone che difficilmente sanno distinguere realtà da fantasia, verità da bugia e si confondono, spesso alimentando e condividendo senza nessun filtro notizie false, allarmanti o vere e proprie bugie sulla salute.

Alla prossima.

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