Influenza del cambio di stagione: come prevenirla

23 ottobre 2018
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L’influenza vera e propria non è ancora arrivata ma le temperature altalenanti, con l’improvviso sopraggiungere in questi giorni, in Irpinia, di maltempo e freddo, certamente non aiutano: sarebbero già in tanti anche ad Avellino colpiti dai ‘virus parenti’ dell’influenza e costretti a letto con raffreddori, mal di gola, tosse e febbre, e l’abbassamento delle temperature contribuirà ad un aumento dei casi, mentre stanno prendendo il via le vaccinazioni contro l’influenza stagionale come prevede la campagna promossa dal ministero della Salute.

Sbalzi di temperatura ed elevata umidità sul banco degli imputati
Gli sbalzi di temperatura, causati da un repentino cambiamento meteorologico o dall’eccessiva differenza di temperatura tra gli ambienti interni e l’esterno, possono compromettere l’efficienza delle nostre difese immunitarie, in particolare quelle della mucosa respiratoria, facilitando così l’entrata dei microbi.

L’umidità dell’ambiente favorisce la replicazione dei virus influenzali
Il passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale porta con sé anche un forte incremento del livello di umidità dell’aria e l’ambiente umido risulta decisivo nel favorire la replicazione dei virus influenzali permettendone la diffusione tra gli individui. Un’adeguata igiene delle mani e una corretta profilassi comportamentale, soprattutto nei luoghi pubblici, possono prevenire e limitare efficacemente la diffusione virale. È bene ricordarsi, quindi, di lavare le mani frequentemente o di portare con sé un gel disinfettante utilizzabile in qualsiasi momento anche senza acqua.

Dolori muscolari e tosse secca sono i sintomi più comune
L’influenza è un disturbo che colpisce inizialmente il nostro apparato respiratorio per poi diffondersi a livello sistemico con alcuni segni e sintomi caratteristici come comparsa improvvisa di febbre, tosse secca senza produzione di catarro, dolori muscolari diffusi, mal di testa, congestione nasale, mal di gola e affaticamento. La febbre non è sempre presente durante l’infezione influenzale ma quando si manifesta tende a essere compresa tra i 38 e i 40 gradi. I farmaci impiegati per contrastarla sono di tipo sintomatico, ovvero mirati ad alleviare i diversi sintomi manifestati dall’organismo. Qualche giorno di riposo a casa, con l’accortezza di bere molto per reintegrare i liquidi persi a causa della febbre, può aiutarci a combattere l’infezione. Un’integrazione supplementare di vitamina C può essere utile poiché, durante l’infezione influenzale, consumiamo maggiori quantità di questa preziosa vitamina, fondamentale per le nostre difese immunitarie.

Il consiglio degli esperti è comunque quello di non sottovalutare queste sindromi e non ricorrere a cure fai da te. La maggior parte di questi disturbi è causata da virus e, dunque, non è necessaria una terapia a base di antibiotici. Andrebbero invece utilizzati, ma sempre sotto indicazione del medico, antinfiammatori e paracetamolo, in attesa del vaccino per l’influenza.

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