Gravidanza e vaccino anti-Covid

5 gennaio 2021 0
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Le donne in gravidanza possono vaccinarsi per il Covid-19?

Le donne in gravidanza o che stanno allattando possono vaccinarsi, lo affermano le società scientifiche italiane dei ginecologi e dei pediatri.
Gli esperti precisano che, sebbene i dati attualmente disponibili sui vaccini anti-Covid19 siano derivanti solo da studi su modelli animali e non siano disponibili, quindi, dati di sicurezza ed efficacia nelle donne in gravidanza e allattamento, possano essere considerati sufficientemente sicuri nelle donne in gravidanza in quanto si trattando di un vaccino con mRNA, cioè non di un vaccino a virus vivo, ed in cui le particelle di mRNA vengono rapidamente degradate.

Vaccino anti-Covid-19: controindicazioni

Per il vaccino anti-Covid19, quindi, nessuna controindicazione in gravidanza e allattamento, ma resta fondamentale informare la donna in maniera esaustiva per aiutarla a compiere una scelta consapevole.

L’Istituto Superiore di Sanità ha in atto un sistema di sorveglianza sulle donne gravide in rapporto a COVID-19 che potrebbe offrire ulteriori utili informazioni.
Inoltre, sebbene non vi siano studi sull’allattamento al seno, sulla base della plausibilità biologica non è previsto alcun rischio che impedisca di continuare l’allattamento al seno.

In generale, l’uso del vaccino durante la gravidanza e l’allattamento dovrebbe essere deciso in stretta consultazione con un operatore sanitario dopo aver considerato i benefici e i rischi.

Gravidanza e Covid-19: come procedere

Su questi presupposti il documento redatto dalle società scientifiche italiane Sigo, Aogoi, Agui e Agite evidenzia 7 indicazioni su come procedere rivolte sia alle donne in gravidanza che agli operatori del settore:

1. La vaccinazione è una scelta personale e la donna deve in tutti i casi essere informata in maniera esaustiva dal sanitario di fiducia su vari punti:
– il livello di circolazione del virus nella comunità,
– i potenziali rischi del vaccino,
– i rischi connessi all’infezione da COVID19 in gravidanza, sia per la salute materna che fetale,
– i vaccini attualmente approvati dalla FDA non sono stati testati sulle donne gravide, e pertanto non vi sono dati relativi alla loro sicurezza in gravidanza.
– il dato anamnestico di: età materna uguale o superiore a 35 anni, precedenti comorbilità come asma, obesità, diabete, ipertensione e l’appartenenza a etnia nera o altre minoranze etniche, rappresenta un rischio aggiuntivo di sviluppare una grave morbosità materna con possibili ripercussioni anche sugli esiti feto/neonatali.
– l’occupazione professionale come operatrice sanitaria o caregiver in contesti in cui l’esposizione al virus è alta rappresenta un ulteriore elemento di rischio aggiuntivo da considerare nel decidere se vaccinarsi o meno in gravidanza e allattamento.

2. Le donne gravide che non hanno una storia recente di infezione da COVID 19 e che hanno specifici fattori di rischio aggiuntivi, possono considerare favorevolmente di ricevere il vaccino COVID 19, che è eseguibile in qualsiasi epoca di gravidanza.

3. Non vi sono controindicazioni all’esecuzione delle altre vaccinazioni (antinfluenzale ed antipertosse) raccomandate in gravidanza. A scopo prudenziale, in assenza di evidenze, si raccomanda di mantenere un intervallo di almeno 14 giorni tra i vaccini.
In specifico:
– in prossimità del picco epidemico influenzale, a prescindere dall’epoca di gravidanza, possono ricevere anche il vaccino anti-influenzale.
– in prossimità della 28° settimana, epoca in cui è raccomandato il vaccino anti-pertosse, possono ricevere anche tale vaccino.

4. Le donne che allattano e non riportano una storia recente di infezione da COVID 19, possono considerare favorevolmente di ricevere il vaccino.

5. Le donne gravide che hanno riportato una storia recente di infezione da COVID19, possono comunque considerare di scegliere di essere vaccinate; dato che le evidenze indicano che una reinfezione è altamente improbabile nei 90 giorni successivi all’inizio dell’infezione, si suggerisce di differire la vaccinazione fino alla fine di questo periodo.

6. Il desiderio riproduttivo non deve interferire nella scelta della donna a sottoporsi a vaccinazione

7. Alle donne che decidono di non vaccinarsi è fondamentale ricordare l’importanza delle altre misure preventive quali l’utilizzo dei DPI, il distanziamento fisico ed il lavaggio frequente delle mani.

 

 


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