Psoriasi: con le nuove terapie, elevatissime percentuali di guarigione

Sono quasi due milioni in Italia le persone affette da psoriasi, un’infiammazione cronica e recidivante della pelle che, per fortuna, solo in una piccola percentuale di pazienti può essere particolarmente invalidante. Da alcuni anni però, grazie ai farmaci biologici, il destino di questi pazienti è cambiato.
Con l’arrivo dei nuovi farmaci, sempre più efficaci e ben tollerati, oggi il trattamento di questa malattia che, ricordiamo, può avere un effetto devastante, è in grado di restituire ai pazienti una pelle pulita senza effetti collaterali pesanti.
I nuovi farmaci per questa malattia infiammatoria offrono una efficacia elevatissima che permette di raggiungere obiettivi di cura un tempo impensabili. Infatti oggi è possibile ottenere, anche nelle forme più gravi di psoriasi, una regressione superiore al 90% in poche settimane.

La pelle torna “pulita” in tempi rapidi e senza altri problemi fino a tre anni. Un risultato di efficacia importante per chi soffre di psoriasi a placche di grado moderato-grave caratterizzata da chiazze rosse, ispessite, coperte da un accumulo bianco argenteo di cellule morte della pelle.
L’efficacia non è il solo dato positivo: lo studio ha, infatti, evidenziato anche una buona tollerabilità con modesti effetti collaterali. Ma c’è anche l’aspetto della ‘convenienza’ perchè i risultati promessi si mantengono con una sola iniezione autosomministrabile dal paziente al proprio domicilio, visibili già dopo 2-4 settimane dal primo utilizzo rispetto alle 24 settimane di altre terapie simili. Ciò significa, per il paziente, confortevolezza per la risposta visiva immediata, facilità di impiego, riduzione del tempo da dedicare alla terapia, tranquillità ‘terapeutica’ priva di rischi e/o eventuali complicanze: in una parola, migliore aderenza terapeutica, di norma difficile nel lungo periodo.
Ma è importante fare riferimento al dermatologo per una diagnosi precoce.